giovedì 26 giugno 2008

TomorrowLand e Enterprise 2.0

Chi conosce DisneyWorld sa che TomorrowLand è la sezione del parco in cui più che altrove si celebra lo spirito visionario del suo creatore: Walt Disney (Tomorrow can be a wonderful age. Our scientists today are opening the doors of the Space Age to achievements that will benefit our children and generations to come. The Tomorrowland attractions have been designed to give you an opportunity to participate in adventures that are a living blueprint of our future.)

Quando la visitai per la prima volta nel 1988, rimasi profondamente colpita nello scoprire che, nel progetto originale di Disney, non ci fosse solo l’intenzione di creare un parco di divertimento per famiglie, ma anche di realizzare un laboratorio in cui sperimentare nuove idee e riprodurre il sogno di un futuro possibile grazie all’apporto di scienziati e ricercatori. Un laboratorio di ricerca e divulgazione scientifica nel regno della magia e dell’immaginazione dove viaggiare al limite dell’universo conosciuto….che bello sarebbe fare la stessa cosa nella propria azienda, trasformandola in un laboratorio vivente: una Beta Enterprise in continua evoluzione. Giocare a sperimentare nuovi modi di fare impresa, esplorare nuove opportunità, curiosare tra le nuove tecnologie per trovare quella adatta a fare emergere le reali potenzialità dell’Organizzazione. Generare continuamente nuova conoscenza condivisa, allargando orizzonti e reti di scambio.

Oggi le nuove tecnologie digitali del Web 2.0 ci offrono questa opportunità: possiamo quasi annullare i confini dello spazio e del tempo e lavorare all’interno di comunità in cui ogni individuo possa contribuire a progetti insieme ad altri individui (colleghi, partners, ma anche sconosciuti) in un rapporto peer-to-peer. Il futuro sembra così riservarci un’era in cui il valore della conoscenza non sarà più soltanto attribuito ai contenuti, ma alle persone e alle relazioni tra persone, un’era in cui intelligenza e creatività non saranno più solo il frutto di una singola mente, ma quello di una collettività. Andiamo incontro ad un Futuro in cui uomini e Imprese entreranno in rete e verranno valutati non tanto per ciò che ‘posseggono’, ma per quello che ‘condividono’.

Questo futuro mi piace molto e credo che sia più vicino di quanto molti siano disposti ad ammettere, soprattutto tra coloro che ritengono che a ‘pensare in grande’ possano essere solo le grandi aziende. E ai più scettici tra voi rispondo allora con il più celebre dei motti disneyani:” If you can dream it, you can do it”.

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