lunedì 21 marzo 2011

Buon Compleanno, Italia!

L'Eroe per antonomasia combatté in
Sud America tra il 1835 e il 1848
Queste le parole di Jorge Debravo, poeta costaricense, al ‘Segundo Congreso Centroaméricano de Escritores’ nel 1967:

“[…] Somos los duenos del futuro. Pero cargamos sobre nuestras consiencias una responsabilidad terrible. La honestidad y la honradez no deben ser en nosotros una virtud: deben ser nuestra propia esencia. Tenemos que escoger un camìno. De nosotros depende el destino del hombre.
“[…] Siamo i padroni del futuro. Tuttavia portiamo sulla coscienza una responsabilità terribile. L’onestà e l’onore non devono essere in noi una virtù: devono essere la nostra stessa essenza. Dobbiamo scegliere un cammino. Da noi dipende il destino dell’Uomo.
Todos los pueblos del mundo llevan sobre sì responsabilidades terribles. Pero la del nuestro es mayor, por ser un pueblo joven, que golpea ahora, precisamente, las puertas del futuro.
No podemos seguir siendo toda la vida un pueblo de lismosneros. No debemos serlo. No tenemos por qué serlo. Disponemos de todo el necesario para ser un pueblo grande y maravilloso. Eso lo saben también los interesados en mantener nuestro subdesarrollo. Por eso las fuerzas desangradoras de pueblos tratan por todos los medios posibles de anular nuestra consiencia latinoamericana.
Tutti i popoli del mondo portano su di sé responsabilità terribili. Però quella del nostro è maggiore per essere un popolo giovane, che bussa proprio ora alle porte del futuro.

Non possiamo continuare ad essere tutta la vita un popolo di mendicanti. Non dobbiamo esserlo. Non c’è motivo per esserlo. Disponiamo di tutto il necessario per essere un popolo grande e meraviglioso. Questo lo sanno anche coloro che hanno interesse a mantenere il nostro sottosviluppo. Per questo, le forze che dissanguano i popoli cercano con tutti i mezzi di annullare la nostra coscienza latinoamericana.
Todo hombre es responsable del destino del mundo. Lo mismo el intelectual que el obrero. Pero los escritores cargamos una responsabilidad mayor. Nosotros podemos inclinar el peso de la historia hacia nuestra salvaciòn o hacia nuestra derrota. Si no ayudamos a nuestros pueblos a salvarse, màs nos hubiese valido nacer bestias.
Ciascun uomo è responsabile del destino del mondo. L’intellettuale come l’operaio. Però gli scrittori portano una responsabilità maggiore. Noi possiamo inclinare il peso della storia verso la nostra salvezza o verso la nostra sconfitta. Se non aiutiamo i nostri popoli a salvarsi, sarebbe meglio che fossimo nati bestie.
Tenemos la obligaciòn de luchar por un mejor destino para el hombre. Por un destino maravilloso. No nos es permitido ser observadores o simples testigos de la lucha de nuestros pueblos. En una època como esta, ser neutral es traicionar el destino del hombre.
No se puede callar ahora ni por conveniencia ni por cortesìa. Cuando se decide, en cada istante, la suerte del hombre futuro, callar por conveniencia o por cortesìa es un crimen.”
Abbiamo l’obbligo di lottare per un destino migliore per l’Uomo. Per un destino meraviglioso. Non ci è permesso essere osservatori o semplici testimoni della lotta dei nostri popoli. In un’epoca come questa, essere neutrali significa tradire il destino dell’Uomo.

Non si può tacere né per convenienza, né per cortesia, ora. Quando si decide, in ogni momento, la sorte dell’Uomo futuro, tacere per convenienza o per cortesia è un crimine.”

Nonostante il tempo e la distanza, le parole di questo giovane poeta (morì a 29 anni poco tempo dopo il congresso) sono ancora attuali ed universali e offrono, credo, molti e diversi spunti di riflessione (alcune di queste sicuramente rimandano ad avvenimenti di incredibile attualità, proprio alle porte del nostro mondo). Ecco perché, in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia dedico questo discorso a tutti noi italiani, in quanto è sì un appello alla coscienza degli scrittori (e che volentieri estendo ai giornalisti e ai rappresentanti di tutte le arti), ma anche agli individui in quanto cittadini; una provocazione agli uomini tutti affinchè prendano posizione e partecipino attivamente e consapevolmente alla costruzione del proprio futuro.
Smettiamo allora di tacere, ritroviamo la nostra coscienza di popolo libero e iniziamo davvero ad assumerci la responsabilità del nostro destino!