mercoledì 22 dicembre 2010

Come sarà il 2011?

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l'anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?

Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.

Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell'anno nuovo:
per il resto anche quest'anno
sarà come gli uomini lo faranno.

Gianni Rodari

Auguri a tutti!

1 commento:

Marco de Santis ha detto...

Le parole di Gianni Rodari mi hanno fatto riflettere su come, secondo me, sarà il 2011.
L'anno già iniziato richiederà a tutti un orientamento preciso all'eccellenza. Intendo dire che la crisi economica attuale impone un livello di qualità molto più alto perché non si tratta solo di resistere alla contrazione dei mercati ma piuttosto di progettare assetti organizzativi e produttivi in grado di rispondere alle esigenze, più alte, che il mercato ha iniziato a chiedere e chiederà con maggior forza nel 2011.
Quando penso al mercato, penso anche al mercato del lavoro e dei lavoratori. Se fino a poco tempo fa le competenze tecniche erano la base per selezionare le candidature a un posto di lavoro, adesso anche nelle piccole imprese sono diventate determinanti altre abilità di un candidato: orientamento alla qualità, abilità di problem setting e attitudini al problem solving e propensione all'assunzione di responsabilità.
Quest'ultima vale per tutti, indipendentemente dalla posizione occupata o dal settore in cui si opera.
Per muoversi in questa direzione dovremo lavorare di più e lavorare meglio. Osservo che la mia attività e sempre più richieste nelle piccole imprese, la sfida è riuscire ad offrire servizi di qualità a costi più bassi.
Questo è quello che mi aspetto.
Marco